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        E'
      raffigurata stante, librata su una nuvola, il corpo accenna un leggero
      movimento rotatorio suggerito dall'indietramento della gamba destra cui fa
      da contrappeso la leggera inclinazione della testa verso la spalla
      sinistra.Incrocia le mani sul petto,quasi a schermare il grembo che
      simboleggia la sua purezzo.Il mantello, che presenta la stessa argentatura
      ( a mecca) della veste quasi a sottolineare la continuita' del movimento,
      che avvolge liberamente la figura.Sotto il piede destro,proteso in avanti,
      il simbolo emblematico della mezza lune.La statua e' documentata dallo
      scultore palermitano Pietro Marabitti;gli fu commissionata nel 1734
      dall'Arciprete di Misilmeri don Giuseppe Rumbolo,che finanzio' l'opera
      assieme al popolo e al principe di Cattolica do Francesco del
      Bosco,sborsando la cifra di onze 10 e 8 tari' (una cifra all'epoca molto
      rilevante) pagata all'artista in due volte.Il simulacro posto
      originariamente suul'altare maggiore,precedette il dipinto omonimo che
      venne sostituito intorno al 1768,nel rifacimento ricoco' dell'apparato
      decorativo della chiesa.La scultura costituisce un importante esempio,in
      data relativamente precoce, di una tipologia di Immacolata ancora libera
      da imposizioni canoniche che successivamente verra' rappresentata bloccata
      nella rigidita' delle forme e contrassegnata puntigliosamente con gli
      attributi mariani,quali ada esempio il serpente schiacciato dal piede o il
      colore necessariamente azzurro del mato.La statua risponde alla cultura
      che la contrassegna:al naturalismo arcadico,testimoniato dalla data
      1734,che suggerisce l'impostazione ariosa e aggraziata e l'ispirazione
      naturalistica che si manifesta nella fresca espressione del volto,quasi
      ripresa dal vero, rispettosa del tipo somatico della donna siciliana dai
      capelli e gli occhi bruni.Difficilmente in seguito si riscontreranno
      esempi di tale leggerezza e     soavita' che il recente e scientifico restauro
      effettuato dal prof.Gaetano Correnti, ha riportato alla freschezza
      originale. 
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